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Scopri come gli alimenti denominati FODMAPs possono disturbare la digestione del tuo intestino.

Pubblicato da Farmacia Aliberti il o commenti

  • Tags: digestione, intestino
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    Come si manifesta la sindrome dell'intestino irritabile (SII)?

    La sindrome dell'intestino irritabile (SII) è un disturbo gastrointestinale molto comune nella nostra società. Spesso la SII si manifesta con dolore addominale, disagio, una defecazione disturbata che incide sulla qualità della vita della persona affetta.
    La SII è un disturbo per cui è difficile identificare delle prove mediche che possano identificarlo chiaramente, tutto si basa sui sintomi dei pazienti.

    Esistono a questo proposito dei questionari per aiutare ad identificare i sintomi e diagnosticare una sospetta SII. È possibile visitare il sito di The rome foundation per maggiori dettagli su questa metodologia diagnostica.

    Anche se le prove mediche e i fondamenti scientifici di questo tipo di disturbo non sono ancora dimostrabili, negli ultimi anni è stato dimostrato che il 75% dei pazienti studiati hanno avuto un'attenuazione dei sintomi della SII seguendo una dieta a basso contenuto di FODMAP.

    Cosa sono i FODMAP?

    I FODMAP sono zuccheri o carboidrati a catena corta che vengono fermentati rapidamente dai batteri intestinali. Questi alimenti possono provocare la produzione di una grande quantità di gas e conseguente gonfiore con forti dolori addominali dovuti alla pressione del gas sulle pareti intestinali irritate.
    A causa della loro alta capacità osmotica (attirare acqua verso di sé) provocano stipsi o diarrea ricorrenti, disequilibrando il bilancio dei fluidi all'interno dell’intestino crasso.
     Alcuni FODMAP da evitare
    Alcuni alimenti che è meglio assumere con moderazione in caso di problemi intestinali
    L’acronimo FODMAPs deriva dalla lingua inglese.
    Fermentable
    Oligosaccharides 
    Disaccharides
    Monosaccharides
    And
    Polyols (polioli o polialcoli)

    Le ricerche scientifiche hanno dimostrato come la bassa capacità di assorbimento o digestione di questi zuccheri dall'intestino degli esseri umani, possa provocare in soggetti sensibili i tipici sintomi della SII.
    • Dolore addominale o gonfiore
    • Diarrea e flatulenza
    • Costipazione
    • Meteorismo
    • Stanchezza e mal di testa
    I batteri intestinali sono molto importanti perché producono gli acidi grassi a catena corta, che sono il principale nutrimento delle cellule della parete intestinale, necessarie quindi per svolgere tutte le funzioni delle cellule, tra cui la funzione immunitaria.

    L' intestino è spesso considerato il secondo cervello e l'esempio della caffeina può aiutare a spiegare questa connessione tra cervello ed intestino. La caffeina stimola i neuroni del cervello, provocando un effetto risveglio. Effetto simile ha sull'intestino, provocando il risveglio dei muscoli intestinali e la conseguente necessità di evacuare.


    Quali alimenti contengono FODMAPs?

    Esistono 5 gruppi di FODMAPs a seconda della loro natura chimica
    • Lattosio - è il carboidrato più abbondante nel latte, un disaccaride composto da glucosio e galattosio. La capacità di digerire il lattosio dipende dalla presenza dell'enzima lattasi, la quale è massima nei primi anni di vita ma fisiologicamente tende a ridursi con il trascorrere del tempo. Per vari motivi, genetici o per disturbi intestinali, la digestione del lattosio può essere difficile. In caso di mancanza dell'enzima, il lattosio non digerito passa nell'intestino crasso, dove è fermentato dai batteri e provoca gas. È quindi importante ingerire solo la quantità di lattosio che l'organismo riesce a digerire, che è circa 2-4 grammi di lattosio per pasto. La quantità di lattosio si riduce, se altri FODMAPs sono ingeriti nello stesso pasto. Da ricordare che sovente il lattosio è presente come eccipiente di molti farmaci.
     Lattosio 
    Grandi quantità di lattosio in età adulta possono essere difficili da digerire!
    • Fruttosio - È un monosaccaride ed è lo zucchero presente prevalentemente nella frutta, ma anche nella verdura e presente come dolcificante in caramelle, yogurt e medicinali . Essendo un monosaccaride non richiede enzimi per la digestione. Il problema è legato alla limitata capacità di assorbimento intestinale negli esseri umani. Una tipologia di assorbimento consente di digerire una molecola di glucosio e fruttosio allo stesso momento. Purtroppo alcuni alimenti contengono fruttuoso in eccesso rispetto al glucosio e questo rende complessa la digestione del fruttosio in eccesso. Ad esempio il kiwi ha 4 gr di fruttosio e 4gr di glucosio: non avendo fruttosio in eccesso la digestione avviene senza problemi. Altri alimenti, come mele, pere, miele, asparagi, piselli, vino bianco ed angurie hanno fruttosio in eccesso rispetto alla quantità di glucosio. Anche lo sciroppo di mais, molto utilizzato come addensante e dolcificante contiene alte quantità di fruttosio in eccesso.
     I kiwi contengono una quantità bilanciata di fruttosio e glucosio
    I kiwi contengono una quantità bilanciata di fruttosio e glucosio che aiuta la digestione
    • I fruttani, fruttosani e fruttoligosaccaridi - detti FOS, sono zuccheri a catena corta costituiti da molecole di fruttosio legate tra di loro con una molecola di glucosio al termine della catena. Sono presenti in tutti i prodotti a base di grano e molto comuni nella nostra dieta: pane, pasta, cereali, aglio e cipolla, carciofi, grano, farro e segale, nocciole e pistacchi. Gli esseri umani non hanno gli enzimi per digerire o rompere queste piccole catene che passano attraverso l'intestino venendo fermentati dai batteri intestinali. L'inulina è un FOS molto comune, utilizzato per stimolare il metabolismo intestinale. In soggetti sensibili e intolleranti ai fruttani, questo consumo può scatenare i sintomi della SII.
     Il grano contiene FOS, difficili da digerire per l'intestino umano
    Il grano contiene FOS, difficili da digerire per l'intestino umano
    • I galattani - sono carboidrati di dimensione variabili, contenenti catene di galattosio. Anche questi alimenti non sono digeriti e fermentano nell'intestino. Si trovano nei legumi, che arrivano nell'intestino crasso senza essere digeriti. Alimenti che lo contengono sono fagioli, lenticchie, ceci, piselli, soia, caffè. Siccome i legumi sono alimenti che apportano molti nutrienti importanti, è bene consumarli gradualmente, partendo da una quantità minima e incrementandola fino a individuare una quantità che l'intestino riesce a digerire agevolmente. Durante queste prove è bene  accompagnarli ad alimenti senza FODMAPs .
     I legumi sono alimenti molto salutari, individuate la quantità che il vostro intestino riesce a digerire
    I legumi sono alimenti molto salutari, individuate la quantità che il vostro intestino riesce a digerire
    • I polioli - detti zuccheri alcolici visto che contengono zuccheri e gruppi funzionali Alcolici (OH). Nel caso dei polioli ci sono problemi di assorbimento in modo simile a quanto già discusso per il fruttosio.  I polioli hanno un'elevata capacità osmotica e vengono utilizzati come lassativi, ad esempio le prugne contengono sorbitolo e mannitolo. I polioli sono presenti in funghi, cavolfiore, mele, pere, avocado, e nella maggior parte dei prodotti con la dicitura "senza zucchero", visto il loro forte potere dolcificante. Sono  presenti in numerosi farmaci.

    La fase di eliminazione
    Per comprendere se il consumo di FODMAPs  è la causa dei disagi intestinali è necessario eliminare questi alimenti per almeno 7 giorni dalla dieta.
    Se dopo questa dieta di eliminazione i sintomi sono migliorati o scomparsi non significa che sia necessario eliminare tutti gli alimenti FODMAPs dalla dieta, ma è possibile consumarli a rotazione per gruppi di FODMAPs per individuare lo specifico gruppo a cui si è intolleranti.
    In questo modo si imparerà a riconoscere il gruppo di carboidrati FODMAPs a cui si è più sensibili e a individuare i cibi cui porre attenzione durante la pianificazione dei pasti. E' importante almeno non associare i gruppi cui si è più sensibili nella stessa giornata, ma abbinarli a alimenti a basso contenuto di FODMAPs.

     Bibliografia:

    "L'intestino felice, dieta fodmap" di Mario Bautista Trigueros e Maria Michela Mancarelli

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